13600HZ
Concert for Sewing Machines
Settima Edizione | SISTEMI PERIODICI | DAMNATIO MEMORIAE [+AR]3D54S1 [ON]
Shoe brands must prevent human rights abuses
7 Marzo | 2017
Site specific | Galleria Umberto I Torino
Con il Patrocinio di:
Città di Torino; Regione Piemonte
In collaborazione con:
Evento: Il vero costo delle nostre scarpe
Campagna Abiti Puliti - Change Your Shoes
Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’arte contemporanea
Proprietà Sperino - Lessona ( BI )
Massimiliano Monnecchi | Documentazione Fotografica
Maurizio Pellegrini | Video
“Nei bagni c’è una puzza indicibile. Abbiamo a disposizione una sola latrina. E immagina le condizioni quando 200 donne usano lo stesso servizio igienico. Il fetore impregna i vestiti e ti rimane addosso dopo una giornata di lavoro”. “D’estate indosso solo il camice, lavoriamo tutte in un bagno di sudore. Non c’è acqua da bere, solo acqua del rubinetto, che non è potabile. I locali di lavoro sono saturi di polvere, e per giunta tocca a noi fare le pulizie. Ci siamo lamentate molte volte per l’odore insopportabile nei bagni, ma non cambia mai niente”.
Rapporto Campagna Abiti Puliti - Change Your Shoes / Lavoratrice rumena
abitipuliti.org/report/2017-report il vero costo delle nostre scarpe
Arrivato alla sua sua VII edizione il progetto performativo 13600HZ presenta il suo nuovo tableau vivant SISTEMI PERIODICI | DAMNATIO MEMORIAE [+AR]3D54S1 [ON] ispirato al nuovo report sul settore calzature nell’Est Europa della Campagna Abiti Puliti.
La performance è un atto universale costruito attraverso il composito capitolo del progetto di ricerca artistica Centosettantaperottanta Damnatio Memoriae Change your Shoes? articolato in 9 aree di ricerca condotte negli spazi del Castello di Rivoli Museo d’arte contemporanea in collaborazione con il Dipartimento Educazione. L’artista ha chiamato a raccolta la cittadinanza femminile per generare nuove forme di esperienza e trasformazione collettiva attraverso l’atto politico della cooperazione.
Un’azione performativa che fa appello a tutti i marchi e distributori del settore coinvolti perché si assumano le proprie responsabilità mettendo in atto le misure necessarie affinché il rispetto dei diritti umani sia garantito nella totalità della loro catena di produzione. Perché le lavoratrici e i lavoratori della filiera calzaturiera abbiano diritto ad un salario dignitoso e a condizioni di lavoro sicure. Perché i consumatori abbiano diritto a prodotti sani e alla trasparenza nella produzione delle loro scarpe.